domenica 10 febbraio 2013

TORTA DI MELE EDILLA


Per me e per tutte quelle persone che sono allergiche alle uova, al latte di mucca ed alle mele crude, fare da sé una torta come questa è proprio una bella impresa!
Ma ci sono riuscita e grazie alla mia amica di Milano che si chiama Edilla, la quale durante una
delle ultime mie visite da lei, mi ha preparato questa deliziosa TORTA DI MELE EDILLA, che è
piaciuta anche a quelli che storcono un po’ il naso quando viene detto loro che il dolce è
SENZA UOVA e SENZA LATTE!!!

Per una torta per 8 persone occorrono:
200 gr. di farina  meglio se integrale
3 mele piccole pelate e tagliate sottilmente
60 gr. di panela (che è uno zucchero di canna integrale)
1 bustina di cremor tartaro
1 bicchiere scarso di olio di mais
1 bicchiere intero di latte di soia oppure di riso oppure di mandorle oppure d'avena
la scorza grattugiata di un limone intero non trattato e lavato oppure di un'arancia

In una terrina mettete in questa successione la farina, il lievito, lo zucchero, le mele a fettine 
sottili, la scorza del limone, l'olio ed infine  il latte, mescolate accuratamente.
Quindi prendete una teglia da forno rotonda antiaderente del diametro di 20 cm.,
e sistematevi il composto che cuocerete nel forno preriscaldato a 180° per 30-35 minuti.
Quando la torta si sarà raffreddata potete sformarla e metterla in un piatto da portata, dopo
averla spolverizzata di zucchero a velo vanigliato e servirla, ancora tiepida, accompagnata
da gelato di soia bianco con i pinoli. Una bontà!

sabato 9 febbraio 2013

PIADINA



                                                                                                                                                                                   Oggi pomeriggio avevo voglia di camminare perciò sono andata in piazza Maggiore, (da casa mia a piedi sono cinque chilometri), per respirare un po' di quell'aria natalizia, che forse c'è solo adesso, quando, passate le feste, le persone, soprattutto turisti, ammirano la città che con le luci di Natale sembra ancora più bella ed affascinante. Ho fotografato la torre degli Asinelli che, al tramonto assume quell'aspetto ancora oggi di un'incredibile bellezza, inalterata dal passare del tempo. Sono andata in via Pescherie Vecchie dove le vetrine delle vecchie, ma pur sempre rinomate pasticcerie e dei vecchi forni esponevano le loro meraviglie, dai tortellini al certosino, dalla torta di riso alle piadine, anche se queste ultime non sono proprio bolognesi, ma emiliane comunque!

Tornata a casa mi sono messa fare le piadine!!! Con la ricetta di Giovanna, mia suocera,  romagnola DOC, si procede così:
1/2 chilo di farina tipo 0                                        
20 grammi di lievito in polvere                           
3 cucchiai di di olio extravergine d'oliva        
300 grammi di acqua  
1 pizzico di sale         
Per fare la piadina c'è tutta una filosofia o "modus piadinandi" da seguire, cioè la piadina va impastata e subito stesa con il mattarello, ciò vuol dire che non va lasciata riposare, né lievitare, ma va stesa e cotta subito, possibilmente su una piastra molto calda, meglio sul cosiddetto "testo" fatto apposta per cuocere la  piada. Comunque si mescola la farina con il lievito, si aggiunge il sale a piacere, l'olio, l'acqua e si forma un panetto che non deve essere troppo morbido, né appiccicoso, da lavorare agevolmente con le mani; con mezzo chilo di farina si fanno quattro o cinque piadine, non troppo sottili, e si possono mangiare con le verdure grigliate, con del tofu alle erbe e per finire, anche come dessert  (come ho fatto io) con una meravigliosa marmellata di fichi fatta da Giovanna.          
BUONA PIADINA A TUTTI !!